Ecco qui troverete il Food Interview con Fiorentina della Calabria in italiano.
Hier geht es zur deutschen Version zurück: Küchengespräche mit Fiorentina (Kalabrien).

Ciao Fiorentina. Raccontaci un po’ chi sei e dove sei cresciuta.
Ciao a tutti, ho 34 anni. Sono nata in un paesino della Calabria, Petrizzi, che ho lasciato all’età di 19 anni per recarmi a Roma a studiare il cinese all’università. I miei studi mi hanno portato più volte in Cina per perfezionare la lingua, fino a stabilirmi a Milano per un po’. Il lavoro, poi, mi ha portato a Busto Arsizio, dove attualmente vivo con mio marito Fabio. Lavoro a contatto con turisti stranieri che vengono in Italia per fare shopping e/o per affari.
Che significato ha il cibo per te?
Il cibo per me è condivisione e convivialità. E’ punto di incontro e di scambio tra culture. Mi diverte scoprire quali contaminazioni hanno portato un piatto ad essere quello che è in una certa cultura e mi incuriosisce trovare sapori e piatti che accomunano più tradizioni.
Ti piace cucinare?
Mi piace molto cucinare. E’ il mio modo di rilassarmi, prendermi del tempo per me, ma anche di avere cura degli altri.
Che valore ha il cibo nella tua famiglia?
Il pranzo dalla nonna la domenica. Lo attendevamo tutta la settimana. Era unione, era allegria, era felicità.
Quali sono i piatti tipici della tua regione?
Domanda difficile. Così come i dialetti, anche i piatti tipici, e di conseguenza i loro nomi, variano da provincia a provincia, se non addirittura da città a città. Dalle mie parti ci sono le melanzane ripiene (melangiani chjini ), i vermicelli fatti in casa col sugo di carne di capra, i peperoni con le sarde o con le patate (pipi e patati), il morzello accompagnato con la pitta (una specie di stufato di interiora di vitello col sugo di pomodoro con una sorta di pane casereccio). Immancabili le varie conserve di salumi e sott’oli.
Per non parlare poi dei dolci! Tra i miei preferiti c’è la “pignolata”, si tratta di piccoli gnocchetti di pasta dolce fritti e successivamente cosparsi ancora tiepidi con il miele caldo e decorati con una cascata di codette colorate di zucchero. Una bontà!
Hai una ricetta preferita della tua infanzia?
Sicuramente le melanzane ripiene della nonna. Non le ho mai replicate, ma ricordo ancora il profumo che invadeva la piccola cucina, il sapore di cose genuine e ormai lontane.
Chi è il miglior cuoco/ la miglior cuoca per te?
La mia nonna materna! Si chiamava Teresa. In un baleno sapeva improvvisare una tavola di mille portate, tutto buonissimo, perché fatto con amore.
Era una cuoca sopraffina, veniva da una famiglia di panettieri e pasticceri. Conosceva i segreti del pan di Spagna e della bagna a menadito. Portava avanti la tradizione, ma amava sperimentare con contaminazioni azzeccate.
Che ingrediente non deve mai mancare nella tua cucina?
Sicuramente l’olio d’oliva. Vengo da una terra dove si produce a fiumi e per le mie nonne era l’oro in casa.
Che ingrediente non deve mai mancare in tavola?
Magari in molti non condivideranno, ma sicuramente le verdure. Alla base della cucina mediterranea, indispensabili per una vita sana ed equilibrata.
Cosa rende la cucina italiana speciale secondo te?
La varietà delle materie prime, dalla frutta agli ortaggi, dalla carne ai formaggi, e la lunga tradizione culinaria.
Che cucineresti per fare colpo su qualcuno?
Molto probabilmente la mia parmigiana di melanzane, fatta, ahimè, con le melanzane grigliate ma, a detta di chi l’ha provata, comunque buonissima!
Che tipo di pasta è la tua pasta preferita in assoluto?
Le tagliatelle fatte in casa.
Cosa vorresti dire ai non-italiani a riguardo del cibo italiano? Su cosa devono fare attenzione, cosa evitare?
Comprare solo prodotti a marchio DOP e IGP.
Per chi vuole venire in vacanza in Italia, meglio prediligere i piccoli borghi caratteristici in cui si mangia divinamente.
Su Eatalicious ci sono ricette tipiche italiane e austriache. C’è una ricetta che ti piacerebbe vedere su Eatalicious?
Le melanzane ripiene.