Ecco qui troverete l’intervista in italiano.
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Ciao Sara. Raccontaci un po’ chi sei e dove sei cresciuta.
Ciao Eatalicious! Mi chiamo Sara, ho 29 anni e sono cresciuta a Porto Sant’Elpidio, un piccolo paese della riviera adriatica tra Ancona e San Benedetto del Tronto. Oltre a fare le scarpe, a “lu portu” ci piace andare al mare e mangiare del buon pesce: dateci un piatto di chitarrine alle vongole con un bicchiere di Passerina e siamo felici.
Che significato ha il cibo per te?
Il cibo è importantissimo. Me ne sto rendendo conto sempre di più da quando vivo all’estero. È la cosa che mi manca più di casa, dopo il mare e il mio gatto.
Ti piace cucinare?
Sì, ma di più se in compagnia! Se devo preparare qualcosa solo per me a volte non mi impegno molto.
Che valore ha il cibo nella tua famiglia?
La mia famiglia è molto legata al mondo della terra. Mio nonno era un mezzadro e ho passato tutta la mia infanzia a giocare in campagna, tra le galline, i conigli e le mucche. Tutto quello che mangiavo, verdura, frutta e carne veniva dalla fattoria di mio nonno.
Quali sono i piatti tipici della tua regione?
- Direi al primo posto i “Vincisgrassi”, tipici delle basse Marche. Si tratta di un tipo di pasta al forno simile alle lasagne, condita con parmigiano e un ragù speciale fatto con diversi tipi di carne.
- Poi le “olive all’ascolana”, con ripieno di carne e fritte, gustosissime come aperitivo o contorno.
- Tra i dolci abbiamo invece il “frustingo”, fatto con fichi secchi e miele, tipico delle feste natalizie.
Hai una ricetta preferita della tua infanzia?
Sì! I maccheroncini con il sugo di carne che faceva mia nonna.
Attenzione: i maccheroncini come li intendo io non hanno nulla a che vedere con i maccheroni. Non sono altro che tagliatelle finissime, tipiche della cittadina di Campofilone.
Chi è il miglior cuoco/ la miglior cuoca per te?
Mimmo (Domenico) di Casa Caria, il negozio italiano in cui lavoravo mentre frequentavo l’università qui a Vienna. La sua creatività in cucina non ha limiti.
Che ingrediente non deve mai mancare nella tua cucina?
Un buon olio di oliva extravergine. È la base di ogni ricetta. Se ne usate uno sbagliato potete rovinare ore intere di lavoro in cucina!
Che ingrediente non deve mai mancare in tavola?
Di nuovo l’olio di oliva, e il parmigiano per la pasta.
Cosa rende la cucina italiana speciale secondo te?
Il fatto di poter creare piatti gustosissimi anche con gli ingredienti più semplici, è tutta una questione di materie prime di qualità, e noi ce le abbiamo. Avete mai provato a fare anche un semplice piatto di spaghetti al limone? Tutto ciò di cui avrete bisogno è un buon olio extravergine di oliva, la buccia di un limone e parmigiano reggiano.
Che cucineresti per fare colpo su qualcuno?
La mia torta con ripieno di crema al limone.
Che tipo di pasta è la tua pasta preferita in assoluto? (Spaghetti, Ravioli, etc.)
Qualsiasi tipo di pasta all’uovo ripiena, come ravioli e tortellini.
Cosa vorresti dire ai non-italiani a riguardo del cibo italiano? Su cosa devono fare attenzione, cosa evitare?
Una cosa che ho notato vivendo all’estero da anni è che spesso si tende ad esaltare, o meglio, a pensare di esaltare il gusto dei piatti aggiungendo salsine e dressing che in realtà coprono soltanto i veri sapori del cibo. Sbagliatissimo! Usate invece condimenti sani e spezie fresche.
Un’altra cosa su cui insisto da tanto con i non-italiani: a tavola, la pentola con la pasta asciutta incollata da una parte e la padella con il sugo dall’altra. NO GO!
Su Eatalicious ci sono ricette tipiche italiane e austriache. C’è una ricetta che ti piacerebbe vedere su Eatalicious?
Le olive all’ascolana! Sono troppo buone.
Grazie per l’intervista Sara!
